Settembre 2019
Io il cioccolato lo uso davvero!
Storia vera della vendita di un percorso formativo
Quando aziende, studi professionali o organizzazioni percepiscono di aver problemi con le persone, o tra persone, chissà perché pensano prima al team building e non alla formazione
In questa pagina leggi di un imprenditore che ha scelto la formazione esperienziale
L’azienda mi contatta per un Team Building, perché io faccio ANCHE questo: organizzo giornate di lavoro in teatro, divertenti, uniche meravigliose!
È successo esattamente questo, nel mese di settembre dell’anno 2019. E in qualche modo il mio colloquio con il dottor IcsHypsilony (il cui vero nome non viene rivelato per ovvi motivi), mi ha fatto capire che il mio lavoro per professionisti e imprese non sempre appare chiaro a spiegarlo quanto lo è nel farlo.
LA PROPOSTA TEAM BUILDING
Propongo a IcsHypsilony un team building teatrale fatto di improvvisazione, giochi narrativi e giochi non competitivi. E poi simulazioni, giochi di ruolo e tanto, tanto altro. Sarà un bellissimo evento, gli dico, al termine dei quale i suoi dipendenti usciranno dal teatro soddisfatti e arricchiti da un’esperienza nuova e originale.
Però…
Mi rendo conto dai commenti del commendatore, che la sua azienda ( che chiameremo ZetaZetezzi srl, per i soliti ovvi motivi ) mi ha cercato per avere una alternativa alle proposte già raccolte dal preparatissimo ufficio acquisti. Si preparano, infatti, a confrontare la mia proposta con le seguenti alternative:
- Gita in montagna. Camminata per famiglie e poi polenta e capriolo in rifugio: opzione polenta e funghi per vegani. Disponibile polenta per celiaci, su richiesta. Acqua vino caffè ammazzacaffè a volontà.
- Sci d’acqua sul Lago D’Iseo. Apericena a seguire, possibilità di pernotto e cena con pesce di lago a prezzi vantaggiosissimi
- Visita guidata personalizzata all’acquario di Genova. Segue passeggiata nei carruggi e cena di pesce, buffet di dolci e serata danzante
Non per dire… ecco… però… Io stesso, quando lavoravo da dipendente, avrei votato la polenta!
Chiedo allora perché, hanno pensato ad una attività di team building, e capisco che il problema, in realtà, sta a monte.
Perché il team building è una attività utilissima nelle aziende in cui le cose funzionano già abbastanza bene. “Alla ZetaZetezzi srl” mi dice invece il commendatore, “ogni giorno si sentono frasi come

Frasi come queste indicano che il clima aziendale non è buono e il team ha bisogno di formazione su dialogo e comunicazione
IL CLIMA AZIENDALE
“Sono frasi” commento io “che costituiscono un segnale di discomfort, scomodità legata a difficoltà di dialogo nei rapporti tra persone e reparti”
IcsHypsilony mi sta chiedendo un team building, ma io mi rendo conto che l’azienda ha in realtà bisogno di formazione.
“Se ci sono problemi sottostanti, il team building otterrà un risultato temporaneo: perché è una esperienza, straordinaria a volte, ma non è formazione.”
A questo punto il mio interlocutore è perplesso, era convinto di entrare in un negozio, scegliere un prodotto da uno scaffale, contrattarne il prezzo e tornare in ufficio. Invece gli si para davanti uno che quasi quasi sembra volerlo dissuadere dall’acquisto.
Uso una metafora, per spiegare cosa intendo, tirando in ballo un argomento, che conosco molto bene: il cibo e la cucina.
“Usare un team building per risolvere dei problemi tra colleghi o tra reparti è come servire cibo precotto al pranzo di Natale: magari lo ha preso da una rosticceria di lusso e non è niente male, magari è va tutto benissimo, perché quel che conta è la famiglia, e certamente tutti si alzeranno da tavola sazi…”
Ma Natale il cibo non deve essere solo buono, sano e tanto. Al pranzo di Natale i cugini che hanno litigato e non si parlano dalla grigliata di Ferragosto, saranno seduti vicini. Nonna abbraccerà i nipotini che non vede mai abbastanza. I cuginetti, che quest’anno hanno compiuto 16 anni, sono passati in un anno da bambinetti fastidiosi a marcantoni di due metri che mangiano come tori e parlano di ragazze e fumano di nascosto. I parenti più lontani, che si fanno vedere solo in queste occasioni, ci mettono tre bicchieri di bianco prima di trovarsi abbastanza a proprio agio da aprire bocca.
È Natale: il cibo deve voler dire qualcosa. Perché non è solo nutrimento: colma un bisogno, una mancanza.



LA FORMAZIONE ESPERIENZIALE

Sospetto che team non stia davvero lavorando come un team
IcsHypsilony non ha ben capito la questione del Natale. Mancano 3 mesi, al Natale, e lui ha già l’ansia da panettone ed è un po’ spiazzato.
E allora spiego che gli sto offrendo un percorso formativo esperienziale, basato su un metodo originale e unico, sviluppato a partire dagli strumenti del teatro.
Si chiama Esperienziale perché non ci sono slide o dispense.
Insegnerò al suo team a comunicare meglio e a relazionarsi meglio tra loro.
Un buon team building è come un catering eccezionale, ma un evento formativo è invitare un cuoco a domicilio.
Perché il teatro allora? È la domanda inespressa, sospesa come un fumetto sopra la testa del mio interlocutore, a questo punto del colloquio.
Perché il teatro è essenzialmente dialogo e relazioni. E per farlo bene si studiano, a fondo, i dialoghi e i rapporti tra le persone.
Provo a spiegarmi meglio e gli parlo di come rendo le aule luoghi sicuri, dove esprimersi senza giudizio e dove non esiste l’errore.
RHUM E CIOCCOLATO
Gli spiego come cucino ogni corso come fosse una ricetta, un pezzetto del menù di Natale che sto preparando per quella strana famiglia che è l’azienda.
Gli mostro esercizi in forma di gioco e contenuti presi da neuroscienze, psicologia e sociologia, trasmessi con tecniche derivate da storytelling e drammaturgia.
Gli spiego di lavori sulla comunicazione e il public speaking sensoriale svolti con cioccolato e rhum.

Cioccolato e Rhum sono strumenti versatili per lo storytelling e per imparare a raccontare la propria storia
Mentre parlo, lui capisce che non sto offrendo UN corso, sto concependo IL SUO corso. Lo sto scolpendo davanti ai suoi occhi, lo sto calibrando sui SUOI bisogni.
Compatterò le attività nella durata migliore per le tempistiche della sua azienda, con l’approccio più adatto al SUO personale.
Come uno chef mi preoccupo di diete particolari, allergie alimentari e intolleranze, gusti e preferenze, senza perdere di vista i sapori, la qualità delle materie prime, il servizio e la decorazione del piatto.
Mentre il SUO prodotto formativo viene saltato in padella, ho ancora modo di spiegargli che quello che faccio è in tutto e per tutto teatro e in quanto tale è un collante naturale per gli homini sapiens: il teatro ha un naturale, spontaneo e potente effetto di team building.
Alla fine IcsHypsilony ha firmato. È soddisfatto e si sfrega il mento pensando ad eventuali domande rimaste in sospeso:
“Invece il cioccolato e il rhum?”
“In che senso?” chiedo io perplesso
“In questa metafora gastronomica… cioccolato e rhum? Insomma… il significato?”
“No no!” rido io “cioccolato e il rhum li uso per davvero!”


